Volevo essere una vedova - Chiara Moscardelli
Titolo: Volevo essere una vedova
Autore: Chiara Moscardelli
Editore: Einaudi stile libero
Pagine: 200
Prezzo: 17,00 euro
Esilarante Chiara Moscardelli!
Brava, bravissima e portavoce dei diritti e doveri che ognuno ha verso se stesso. Chiara non fa retorica, Chiara dipinge la realtà, la fotografa. La realtà delle donne nate negli anni 70, eterne bambine cresciute a pane nutella e fiabe. Sognavamo il principe azzurro ma ci accompagnavamo a piccoli maschi ombrosi, scazzati, egocentrici e discretamente stronzi che minavano costantemente la nostra già esile autostima. Chiara ci ricorda che noi fanciulle possiamo essere abilissime caterpillar di noi stesse perché solitamente tendiamo a scordarlo. Generalmente infatti ci sottoponiamo ad un prematuro e volontario espianto dei nostri cuori beoti e glieli diamo. Così. Tieni, è il mio cuore, distruggilo pure. Il romanzo della Moscardelli, non è un romanzo rosa, diciamolo! È un manifesto moderno alla dignità, è un saggio sull’autostima, un manuale di auto-aiuto, una biografia sincera e simpatica. Ci sono pezzi che dovrebbero essere letti a scuola, imparati a memoria e recitati ogni mattina davanti allo specchio. Si, davanti allo specchio, mentre cerchi di scollarti gli occhi appiccicati dal sonno e di levarti i segni del cuscino dalla faccia, dovresti ripeterti che: “ noi siamo quelle che siamo, e scegliere come vivere e chi deve starci accanto dipende da noi. Ho imparato a non dare retta alla vocina interiore che mi diceva che non ero abbastanza brava, che non dovevo neanche provarci, tanto avrei fallito, perché quella vocina mi ostacolava e non mi faceva vedere ciò di cui sono capace”. Forza, ripetiamo insieme, 3 serie da dieci, perché la remise en forme parte nella testa, non in palestra: “Ho imparato che il dolore non è un nemico, il vero nemico è chi quel dolore lo ha provocato... noi siamo preziose e non per tutti”. Ho visto nel mio ambulatorio troppe donne devastate da scelte sbagliate. A loro vorrei dire di leggere questo libro e di fare tesoro dell’esperienza. Della propria e di quella che Chiara ci ha generosamente regalato!