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L’anno in cui imparai a leggere - Marco Marsullo

Se me lo avessero chiesto prima, prima che conoscessi Lorenzo, intendo, non avrei mai saputo rispondere alla domanda: «Qual è il piú grande nemico dei bambini?» Non avrei mai saputo rispondere perché, prima di Lorenzo, non avevo mai conosciuto un bambino. La forza di gravità. I bambini sono attratti dai pavimenti, dagli spigoli, da altezze precipitando dalle quali si romperebbero un arto. E ai bambini cade tutto. Qualsiasi oggetto, cibo o bevanda stringano tra le mani sarà irrimediabilmente, magicamente, matematicamente richiamato al suolo.

Inizia così il nuovo romanzo di Marco Marsullo “l’anno in cui imparai a leggere” e, come queste righe, anche tutte le successive di questo piccolo gioiello, sprizzano freschezza e autenticità.

In questo romanzo l’Autore ha ribaltato i luoghi comuni delle convenzioni familiari, qui non c’è una mamma che resta sola a crescere il figlio, qui c’è una mamma che, in uno slancio egocentrico, parte per inseguire i propri sogni e un padre, anzi due che, restano.

Nel centro c’è un bimbo, Lorenzo.

Simona e Niccolò sono due venticinquenni che si innamorano perdutamente e, ognuno a modo proprio, sulla scia di questo amore, si imbarcano in un’avventura che gli cambierà inevitabilmente e inesorabilmente la vita.

Simona inizierà una brillante carriera teatrale che la porterà lontana da casa per molto tempo, Niccolò resterà a Napoli per occuparsi a tempo pieno del piccolo Lorenzo.

I momenti iniziali nei quali Niccolò e Lorenzo si conoscono e si interfacciano sono magici, divertenti e soprattutto molto realistici. Ci sono i capricci del piccolo ai quali seguono i goffi e divertenti tentativi di un venticinquenne che all’improvviso si trova costretto a rimodellare se stesso per assumere un ruolo fino ad allora sconosciuto, quello del padre.

Niccolò ci prova e ci riesce bene, ha una capacità di sintonizzarsi emotivamente sui bisogni del piccolo Lorenzo che, in alcuni passi, lo confesso, mi sono scappati sospiri beati nonché brividi e commozione.


Un giorno però il citofono di casa annuncia un cambiamento: dietro alla porta c’è il padre biologico di Lorenzo che, direttamente dall’Argentina e con una chitarra in spalla, reclama (opportunisticamente) il suo ruolo.

Si compone quindi un trio, sgangherato e improbabile, di piccoli uomini ognuno interconnesso all’altro e tutti trainati dalla forza di un amore unico come quello che si può provare per un bambino.

È un romanzo tenero che scava nell’animo per cercare la capacità autentica di amare perché l’amore può essere tante cose, ma l’amore per un bambino può essere solo incondizionato, infinito e puro.

L’autore ha saputo veicolare in queste pagine un messaggio potente e dolcissimo che, davvero davvero, merita di essere letto.


Spoiler: Se si presta attenzione si sente battere il cuore dell’Autore.

Il finale tocca le corde del cuore, quelle direttamente connesse ai condotti lacrimali. Ci si commuove, non c’è storia. E, ricordiamolo, la commozione è la naturale manifestazione di un’emozione, ergo questo libro muove davvero qualcosa di forte nell’anima.

Regalatevelo!


Titolo: L’anno in cui imparai a leggere

Autore: Marco Marsullo

Editore: Einaudi

Prezzo: 18,00 Euro





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