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La storia di un matrimonio - Andrew Sean Greer


Titolo: La storia di un matrimonio Autore: Andrew Sean Greer Traduttore: Giuseppina Oneto Editore: Adelphi Prezzo: 15,30 Euro

«Crediamo tutti di conoscere le persone che amiamo»: così Pearlie Cook comincia a raccontarci gli incredibili sei mesi che sono stati, per il suo matrimonio, una sorta di inesorabile lastra ai raggi X. Siamo nel 1953, in un quartiere appartato e nebbioso di ex militari ai margini di San Francisco, e tutto nella vita dei Cook parla ancora della guerra: la salute cagionevole di Holland, i ricordi tormentati di lei, le loro abitudini morigerate e un po’ grigie. Una vita per il resto normalissima, come sottolinea la voce ammaliante di Pearlie – mentre la sua testa scoppia di pensieri che forse, via via che si disvelano, preferiremmo non ascoltare. Eppure li leggiamo con avidità, rassicurati dal fatto che lei, palesemente, ha intenzione di dirci proprio tutto. Perché, allora, ci sentiamo invadere da un’ansia arcana, da un senso di vertigine e di smarrimento, come davanti a certe atmosfere torve di Edgar Allan Poe? Non solo per il susseguirsi di colpi di scena che ci avvincono a ogni riga sino a condurci all’unico finale davvero imprevedibile. Non solo per l’uomo venuto dal passato, per la lettera che colpisce come un pugno, per i terribili segreti che si dischiudono a uno a uno... Sarà allora per la dolorosa lucidità con cui la narratrice riesce a indagare la distanza che separa ciascuno di noi dagli altri? O perché a ogni pagina ci chiediamo: come fa Pearlie a sapere tutte queste cose – di noi?

RECENSIONE

Un matrimonio, un passato ingombrante, la guerra e una visita inattesa, quella di un uomo che si presenta alla porta di casa in un giorno qualunque con due regali. Questi gli ingredienti eccellenti che Andrew Sean Greer ha unito, intrecciato e sviluppato creando un romanzo che tiene incollati alle pagine con la forza di un thriller mozzafiato e con la passione di un romanzo d’amore.

Conoscevo già l’Autore per aver letto Less, il romanzo con il quale si è aggiudicato il Premio Pulitzer nel 2018 e che gli ha consentito di restare comodamente assestato nelle classifiche dei libri più venduti del New York Times per ben 45 settimane. Mica due giorni.

A differenza di Less, libro divertente e canzonatorio, "La storia di un matrimonio" è certamente un testo più profondo calibrato su registri narrativi più classici e lineari e una trama articolata e avvincente.

L’Autore indaga il tema dell’amore, della consapevolezza di sé e dell’altro con intensità e acutezza straordinarie insaporendo il tutto con le atmosfere minacciose che aleggiavano sull’America dei Rosenberg, quella del razzismo e della guerra con la Corea.

E' una lettura piacevole di una storia che nel complesso appare inverosimile ma si presta perfettamente per rappresentare il paradosso dell'inafferabilità dell'essenza dell'animo umano. In sostanza, puoi vivere una vita intera accanto ad una persona con la certezza assoluta di conoscerla nel profondo tanto da arrivare a prevedere o anticipare i suoi desideri e bisogni ma all'improvviso, uno squarcio nella realtà, ti mostra un panorama diverso, una persona e un'identità sconosciute.

Si, inquietante ma frequente. In quest'ottica il romanzo potrebbe essere un valido incentivo ad osservazioni più attente e approfondite del coniuge/convivente...

Buona lettura!

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