Le nostre anime di notte - Kent Haruf
Ho sempre qualche difficoltà nell’iniziare a scrivere la recensione di un libro che ho particolarmente apprezzato. La certezza di non poter trasmettere con le parole le emozioni che la lettura di un libro mi ha dato è piuttosto svilente ma, allo stesso tempo, mi rendo conto che impartire l’ordine imperativo LEGGETELO! non sarebbe né democratico né educato, quindi mi accingo, quanto meno, a provare a convincervi.
Preparatevi per affrontare una calda estate in Colorado, più precisamente ad Holt, la cittadina immaginaria che i lettori di Haruf conoscono per essere stata lo sfondo dei suoi precedenti romanzi Canto della Pianura, Crepuscolo e Benedezione. Holt è un piccolo villaggio, ordinato, all’apparenza perfetto, abitato da gente semplice e circondato da una natura affascinante, ci sono fattori, insegnanti, bambini e ci sono Addie e Louis, due anziani vedovi, protagonisti del romanzo.
Sono loro a colorare di vita la pagine del libro e a muovere con dolcezza e passione i fili di un destino che non appare mai scontato né banale.
Inizia con una proposta il romanzo di Haruf, una proposta di Addie a Louis.
"Mi chiedevo se ti andrebbe qualche volta di dormire da me."
Con queste parole Addie chiede a Louis di farle compagnia nel buio delle notti, quando la solitudine diventa insopportabilmente pungente e dolorosa. Inizierà quindi un dolce susseguirsi di notti fatte di parole sussurrate che raccontano frammenti di vita, emozioni, errori, ricordi, parole che sapranno intrecciare le loro mani e unire le loro anime.
Le nostre anime di notte è un capolavoro di tenerezza, un omaggio al sentimento puro, un inno alla semplicità e alla verità. E’ uno sguardo indiscreto sull’affettività degli anziani, sull’egoismo dei giovani e sulla tendenza al pettegolezzo. E’ l’affermazione di sé e della propria volontà, è la ferma capacità di scegliere.
"Ti ho già detto che non voglio più vivere in quel modo – per gli altri, per quello che pensano, che credono. Non è così che si vive. Non per me, almeno."
Haruf è morto nel 2014, il romanzo è uscito postumo e ha il sapore melanconico di un testamento, la dolcezza e l’urgenza, la serenità e la passione di un capolavoro autentico e prezioso.
Titolo: Le nostre anime di notte
Autore: Kent Haruf
Traduttore: Fabio Cremonesi
Editore: NN Editore
Anno edizione: 2017
Pagine: 171 p., Brossura
EAN: 9788899253509
Il 29 Settembre 2017 Netflix ha mandato in onda in prima visione l’adattamento cinematografico del libro. Io preferisco sempre i libri, a prescindere, ma devo dire che Robert Redford e Jane Fonda, diretti da Ritesh Batrat, non deludono.