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#BookHaul - Il mio bottino di Ottobre


Sono in ritardissimo!! In realtà avevo il file quasi pronto ma poi il lavoro, l’influenza, una valigia da preparare e  insomma, chiedo venia e rimedio subito presentandovi gli acquisti cartacei di Ottobre!

Stoner – John Williams

Non ho letto blog dove non venissero spese parole entusiastiche sull’eccezionalità del romanzo di Williams. Romanzo per altro piuttosto datato e per anni dimenticato che sta vivendo un grande momento di riscatto soprattutto grazie al passaparola e ai social che, come dicevo, lo hanno osannato.

La prima pubblicazione statunitense risale al 1995 mentre in Italia è stato pubblicato da Fazi nel 2012 con la traduzione di Stefano Tummolini.

La trama del libro è riassunta nella prima pagina:

William Stoner si iscrisse all’Università del Missouri nel 1910, all’età di diciannove anni. Otto anni dopo, al culmine della prima guerra mondiale, gli fu conferito il dottorato in Filosofia e ottenne un incarico presso la stessa università, dove restò a insegnare fino alla sua morte nel 1956. Non superò mai il grado di ricercatore, e pochi studenti, dopo aver frequentato i suoi corsi, serbarono di lui un ricordo nitido.

Ora non mi resta che leggerlo!

Quel che resta del giorno - Kazuo Ishiguro

Che dire? Ishiguro ha vinto il premio Nobel per la Letteratura 2017 e io, confesso, non avevo mai letto nessuno dei romanzi. Sento di dover rimediare e lo farò partendo proprio da questo romanzo dal quale è anche stato tratto l’omonimo film uscito nelle sale 1993 con Anthony Hopkins.  Il romanzo è raccontato dal punto di vista del maggiordomo di una vecchia magione inglese durante la Seconda guerra mondiale, che si confronta con il significato della lealtà, dell’amore, dell’integrità e della tradizione.

Il mio amico Leonard – James Frey

Dopo aver letto e apprezzato “in un milione di piccoli pezzi” dello stesso autore, non posso certo perdermi il seguito!

Il romanzo è uscito nel 2005 e riprende i temi legati alla tossicodipendenza e alla criminalità che fanno da sfondo al nucleo centrale del libro: l’amicizia, il legame incredibile che si crea tra James e Leonard.

Tutto è possibile – Elizabeth Strout

Quando è uscito questo romanzo di Elizabeth Strout, rapita forse dal titolo, forse dalla copertina o, probabilmente, da entrambi, ho deciso che avrei dovuto leggerlo ma, da buona ossessiva, ho voluto partire da “Mi chiamo Lucy Barton”  da cui  provengono alcuni dei personaggi.

Elizabeth Strout, premio Pulitzer nel 2009, ci regala un nuovo romanzo corale, ambientato nella provincia americana. Scava nella vita e nei sentimenti dei suoi personaggi mostrando fallimenti e riscatti che avvengono in un contesto sociale particolarmente difficile.


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