Piccolo Mondo Perfetto - Kevin Wilson
Piccolo mondo perfetto è stata la mia lettura pre-Natalizia: un week end interamente dedicato a questo romanzo a discapito delle ultime spese.
Ecco, volevo dire a quelli che rimarranno senza regalo che si sono immolati per una giusta causa perché il libro è fantastico!
Racconta la storia di una ragazzina, di genitorialità, di famiglie, di valori e di ricerche scientifiche. Un mix di argomenti ben calibrati in una trama irresistibile.
Izzy è una diaciannovenne disillusa, schiacciata dal peso di una vita disagiata trascorsa senza il supporto di legami affettivi validi. Cerca stabilità e amore e li trova a scuola nel suo professore di Arte, Hal, un uomo più grande ma anche più fragile, solitario, introverso e profondamente sofferente a causa di un disturbo psichico.
Hal esce di scena in modo traumatico quando apprende della gravidanza di Izzy.
Incinta, sola e senza fonti di sostentamento adeguate, Izzy aderisce ad un progetto di ricerca condotto da Preston Grind, psicologo di fama nazionale e sovvenzionato da Brenda Acklen, anziana e ricca imprenditrice.
La finalità dello studio è quella di osservare le dinamiche di genitori e figli alloggiati nella medesima struttura e posti nelle condizioni di condividere i propri figli, il proprio tempo e la propria vita per dieci anni. Grind e la Acklen ricreano una sorta di “comune” all’avanguardia nella quale ognuno provvede ai bisogni dell’altro come in una grande famiglia.
Il focus antropologico del romanzo, seppur utopico, lascia spazio a importanti sottintesi sui valori, sugli ideali che indirizzano le scelte, sull’identità collettiva e del singolo.